Martedì, 24 Ottobre 2017
Evento

Conferenza Mediterranea dell’OSCE

Palermo

I rappresentanti dei 57 Paesi membri dell’OSCE, i sei Paesi Partner OSCE per la Cooperazione nel Mediterraneo – Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Marocco e Tunisia –  e numerose organizzazioni internazionali si incontreranno alla Conferenza Mediterranea dell’OSCE a Palermo il 24 e 25 ottobre 2017 per discutere dei flussi di migranti e rifugiati nella regione Euro-Mediterranea.

“L’Italia assumerà la Presidenza dell’OSCE il prossimo anno ma le fondamenta di tale importantissimo mandato vengono poste in questa Conferenza Mediterranea” ha annunciato il ministro degli esteri Alfano. “Il nostro obiettivo – ha proseguito il titolare della Farnesina - è infatti quello di rafforzare negli stati membri dell’OSCE la consapevolezza che sia necessaria una risposta congiunta all’emergenza migratoria e alle sfide provenienti dal Mediterraneo.” “Non è un caso se abbiamo scelto Palermo per un simile incontro internazionale. La Sicilia è stata il luogo in cui Arabi e Normanni hanno formato non soltanto uno stile artistico unico al mondo che risplende ancora oggi come patrimonio dell’umanità UNESCO ma anche un fondamentale modello di integrazione sociale e di tolleranza religiosa tra popoli diversi” ha concluso il capo della diplomazia italiana.

Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale,  Angelino Alfano, il Presidente incaricato dell’OSCE, Sebastian Kurz e il Segretario Generale dell’ OSCE, Thomas Greminger apriranno i lavori della Conferenza il 24 ottobre 2017 alle ore 9.30.

Nella successiva sessione politica i Ministri partecipanti e gli altri delegati di alto livello si confronteranno sui progressi della sicurezza e della cooperazione nel Mediterraneo in un momento storico di vasti movimenti di migranti e rifugiati, discutendo delle questioni correlate alla sicurezza stessa.

Questo tavolo di lavoro darà l’opportunità ai Paesi che si affacciano sulle sponde del Mediterraneo e agli altri Paesi partecipanti di discutere su come trasformare le emergenze e le situazioni di crisi derivanti dal fenomeno migratorio in opportunità per una rinnovata cooperazione regionale e internazionale.